domenica 28 febbraio 2010

"la vita è un viaggio, viaggiare è vivere due volte" (Omar Khayyam)


si viaggiare... dolcemente viaggiare... lo diceva anche una splendida canzone di Lucio Battisti.
Io sono perennemente in viaggio, 365 giorni all'anno... con il pensiero... ripercorro vecchie tappe e nuovi percorsi da intraprendere... realmente purtroppo viaggio molto meno giorni, ma se dipendesse solo e soltanto da me, se dovessi ascoltare unicamente la mia frequente voglia di evasione, sarei una turista felice tutto l'anno. Mi piace immaginarmi con una valigia e una macchina fotografica, due splendide compagne di viaggio e partire per mete vicine e lontane... certo prima o poi mi potrò stancare ma sono sicura molto poi!
Sarò breve perché voglio che siano le immagini a parlare, le foto dei posti che più ho nel cuore, quelli che mi hanno regalato così tante emozioni da desiderare fortemente di tornarci. 


Le Dolomiti, la meta delle mie vacanze estive da quando avevo appena 8 mesi, su per i monti della Val Badia, i suoi verdi prati, i boschi con i suoi silenziosi rumori e i profumi, le lunghe passeggiate in totale tranquillità, molto rilassanti e anche con apprezzate doti tonificanti! Non nascondo che c'è stato un periodo in cui ci andavo poco volentieri, avrei voluto molto di più trascorrere i giorni di vacanza al mare con le mie amiche, ma poi crescendo ho scoperto il lato positivo della montagna, in estate è ancora più bella, i colori delle Dolomiti al tramonto sono di una bellezza indescrivibile, è il posto ideale per ricaricarsi completamente e ritrovare l'equilibrio con se stessi, e soprattutto indispensabile per non soffrire il caldo estivo... il mare può benissimo aspettare, ma le Dolomiti no... un richiamo forte e intenso che ancora oggi sento e spero di poterle presto riabbracciare!












E poi la Borgogna, il viaggio di oggi, quello che mi ha cambiato completamente... il mio viaggio perché per la prima volta ho pensato solo e soltanto a me, sono partita non considerando tutto quello che "abbandonavo", ma per 5 giorni appena, tanto al mio rientro era tutto lì che mi aspettava! Ma oltre a riscoprire una delle terre più belle e importanti del mondo del vino, ho consolidato la mia affezione al Pinot Nero, ho scoperto tante belle realtà vitivinicole e paesi come Beaune dove vale davvero la pena andarci almeno una volta nella vita... posti dove la vita scorre lentamente e si riesce ancora ad apprezzare il piacere delle piccole cose. Un viaggio anche molto divertente grazie a dei compagni speciali e con tanta voglia di fare un'esperienza unica e irripetibile! 






Sono solo alcune delle tante foto che ho portato via con me, come ricordo di ogni attimo di questi momenti indimenticabili. E sono soltanto due dei tanti viaggi che ho fatto, fin da piccolina ho avuto la possibilità di vedere tanti bellissimi posti e scoprire quanto è meraviglioso viaggiare... sono davvero molto fortunata! 

domenica 21 febbraio 2010

la canzone del cuore

Penso che ognuno di noi ha delle canzoni legate ad ogni momento felice della propria vita. Le mie sono tante, mi piace che la musica accompagni le mie giornate, soprattutto quelle più lunghe e faticose, in ogni situazione è sempre una nota musicale a creare la giusta armonia. Sono davvero così tante le mie note preferite che se dovessi fare un elenco sarebbe troppo lungo, allora vorrei scegliere quella che magari accomuna  più momenti, quella canzone che in un certo modo potrei definire la mia colonna sonora. Non è semplice scegliere perchè ad ognuna è legata un'emozione, un ricordo, una persona, un affetto... ma sforzandomi un pò e facendo una specie di classifica metterei in prima fila, una su tutte, "albachiara" di Vasco Rossi, un pò per le parole che in parte mi rapprensentano e nelle quali riconosco il mio essere a volte "sola dentro la stanza e tutto il mondo fuori"... una canzone che ha accompagnato la mia crescita di donna, ogni suo gradino, dall'adolescenza in poi, ha avuto come sottofondo questa bellissima canzone...  e ancora oggi è una delle mie preferite... una canzone senza tempo. Era la canzone delle fredde domeniche invernali, quando ci si ritrovava per stare in compagnia dopo la lunga settimana di studio, bastava un amico musicista, un pianoforte e via... era la canzone che si intonava a perdifiato in ogni gita scolastica, creando il clima giusto per divertirsi in completa armonia e spensieratezza... in ogni pasquetta e picnic all'aperto, al mare, ai falò sulla spiaggia, bastava una chitarra e le note venivano da sole... ogni occasione era quella giusta per creare un'aria di festa, l'allegria e la buona compagnia ne erano poi il contorno perfetto. E ancora oggi è una di quelle canzoni che ritornano alla mente sempre molto facilmente, basta ritrovarsi intorno ad un piano e subito si crea un'atmosfera a dir poco magica. Penso che questa canzone sia per molti più o meno importante, sono sicura che tutti abbiamo un almeno un ricordo ad essa legato... non si può non amarla.
Ancora adesso ascoltarla fa volare il mio pensiero molto lontano e credo che continuerà ad accompagnarmi per tutta la vita, perchè quando si parla di canzone del cuore è proprio quella che porti sempre con te con un bagaglio enorme di emozioni... che non si dimenticheranno mai.
Un testo che mi piace leggere e rileggere per ricordare i momenti passati e sognare ancora!

"Respiri piano per non far rumore, ti addormenti di sera, ti risvegli con il sole, sei chiara come un'alba, sei fresca come l'aria. Diventi rossa se qualcuno ti guarda e sei fantastica quando sei assorta, nei tuoi problemi, nei tuoi pensieri. Ti vesti svogliatamente, non metti mai niente che possa attirare attenzione, un particolare, solo per farti guardare. E con la faccia pulita cammini per strada mangiando una mela coi libri di scuola, ti piace studiare non te ne devi vergognare. E quando guardi con quegli occhi grandi, forse un po' troppo sinceri, sinceri, si vede quello che pensi, quello che sogni.... Qualche volta fai pensieri strani, con una mano, una mano, ti sfiori, tu sola dentro la stanza e tutto il mondo fuori".


domenica 14 febbraio 2010

un principe rosso porpora


E' la storia di un principe, il "mio" principe nato nella stessa mia terra, il Salento, ma molti anni prima di me, e ne sono talmente innamorata da voler condividere con lui ogni attimo della mia vita. Mi regala emozioni, dolci momenti, mi scalda l'anima... Mi piace immaginarci come i due innamorati di Peynet, io e il mio principe rosso porpora. Direte un pò eccentrico il tipo, dal colore davvero originale! Ebbene si, molto versatile a dir il vero, riesce sempre e benissimo a regalare il meglio di sè in tante sfumature.
Il nostro è un bel rapporto, forse lo adoro di più io, come sempre accade nelle coppie la donna ama a dismisura e l'uomo fa un pò il prezioso. Abbiamo tante cose che ci accomunano, lui è certamente molto più maturo di me ma condividiamo le nostre giornate in completa armonia. E' davvero una storia meravigliosa la nostra, il classico tipo che quando lo incontri non te ne puoi più separare. E poi ti sorprende sempre, riesce davvero a stupirti e ad incantare chiunque. Anche il suo nome è abbastanza particolare, molto antico poiché nasce dall'unione di due lingue, quella latina e greca, che esprimono insieme il suo essere "nero".
Le sue grandi qualità lo hanno reso famoso e apprezzato anche oltre confine, è davvero conosciuto e stimato un pò dovunque per il suo grande carattere e temperamento. Che dire... se tutte le ragazze sognano il principe azzurro, io ho avuto la fortuna di incontrare un vero "re", davvero speciale.
E' un amore nato non da poco tempo ma moltissimi anni fa, quando però ancora ero troppo piccola per capire e provare certe emozioni, non avevo l'età giusta per lasciarmi affascinare da lui. Ma ugualmente mi colpì così tanto da condizionare la mia crescita, tracciando la strada che mi avrebbe prima o poi portata da lui. Anche il giorno della mia laurea lui era lì, è stato in un certo senso il protagonista in una veste molto particolare... quella che poi adoro di più. La cosa più bella è che grazie al mio papà, che da sempre ha lavorato a stretto contatto con lui, sono cresciuta sentendone continuamente parlare in toni entusiastici e con grande soddisfazione per tutto quello che riusciva a crearci insieme, e ho potuto scoprire le sue grandi doti ed il suo essere unico e inconfondibile
Ormai sono convinta, l'ho scelto come compagno di vita e non lo tradirò mai!
Non avete ancora capito di chi sto parlando? Allora vi presento il mio "piccolo principe"... è il Negroamaro, quel meraviglioso vitigno che riesce a dare vini unici, che raccontano il Salento, il sole, i suoi profumi, i suoi meravigliosi colori, soprattutto certe sue sfumature che ricordano tanto dei bellissimi tramonti. Infatti sono proprio i toni del suo rosè che hanno un'eleganza ed una finezza da far perdere la testa. E' davvero un principe, purtroppo non solo il mio, ma di tutta viticoltura salentina, protagonista indiscusso dei vini di qualità della nostra terra, che ben rappresentano la Puglia in Italia e nel mondo. Grazie ai suoi meravigliosi frutti ogni anno si producono rossi e rosati sempre più apprezzati dai mercati di mezzo mondo, conosciuti anche grazie all'impegno di tanti produttori che credono nel loro grande valore e riescono ben a comunicare il nostro territorio.   
Allora sono innamorata? Io penso di si... del mio principe rosso porpora!
E' solo una piccola storia divertente per raccontare di quanta passione c'è dietro il lavoro della mia famiglia, di quello che anima le nostre giornate e la gioia di poterci dedicare a qualcosa di veramente importante. Il Negroamaro è più di un semplice vitigno, è tutto il nostro mondo ed è un grande privilegio per noi veder crescere i suoi grappoli, coccolarli come fossero piccole creature per farli arrivare sani e ben maturi al momento più emozionante della vendemmia, e poi il mosto che si trasforma in vino, tutto sempre sotto l'occhio attento ed amorevole del suo "papà", fino a crearne il "vestito" migliore per il suo "battesimo", cercando di curare ogni dettaglio che lo possa rendere il più bello possibile. 
Vorremmo racchiudere tutto questo in ogni bottiglia, in ogni calice che speriamo accompagnerà ogni momento lieto della vita di tutti coloro che credono che il vino sia più di una semplice bevanda, ma un compagno simpatico ed eloquente della tavola che sa regalare qualche emozione in più. 
Il mio primo calice di Rosato è stato amore a prima vista, grazie proprio al mio babbo, che con una bella foto mi ha permesso di non scordarlo mai. Ed è sempre grazie a lui se oggi posso dire di avere una bella passione, quella per il vino, che cerco di coltivare e far crescere sempre più. 
Negroamaro per me vuol dire tutto questo e ancora di più...è anche il nome della band più famosa, nn solo in Italia ma in Europa e oltre ormai, che è partita proprio dal mio paese per lanciarsi nel meraviglioso mondo della musica. Il mio amico Giuliano ha scelto proprio il nome giusto per non dimenticare mai il forte legame con la sua terra... Negramaro appunto... ma questa è un'altra bella storia che prima o poi racconterò. :)





domenica 7 febbraio 2010

il libro ideale per sentirsi sempre piccoli piccoli...

Leggo poco, lo riconosco, ma quando un libro mi prende non riesco più a dimenticarlo... lo metto lì in bella vista nella mia libreria, e mi basta guardarlo per ricordare le emozioni provate durante la lettura. Forse il mio primo vero libro, dopo quello delle favole che ricordo ricco di tanti bei disegni colorati, è stato "Il Piccolo Principe" di Antoine de Saint-Exupéry... Il primo perché da ragazzina ero proprio pigra, oltre i testi scolastici nessun libro attirava la mia attenzione. Fino a quando mio padre, dopo vari tentativi, per farmi affezionare alla lettura mi regalò questo fantastico libro. Credo di averlo riletto diverse volte e anche in età più adulta, mi aveva così affascinato la storia di questo bel principe e del suo piccolo mondo. Avrei voluto memorizzare bene ogni sua parola, ogni suo pensiero pieno di significati autentici, un pò come buoni consigli di vita. Queste sono solo alcune delle frasi che mi piacciono tanto, una più bella dell'altra:




"Se qualcuno ama un fiore, di cui esiste un solo esemplare in milioni e milioni di stelle, questo basta per farlo felice quando lo si guarda..."








"Amare nn vuol dire guardarsi negli occhi, ma guardare insieme nella stessa direzione."


"A che ti serve possedere le stelle?" chiese il Piccolo Principe all'uomo
"Mi serve ad essere ricco"
"E a che serve essere ricco?"
"A comperare delle altre stelle se qualcuno ne trova"
"Io" disse il Piccolo Principe "possiedo un fiore che innaffio tutti i giorni e
possiedo tre vulcani dei quali spazzo il camino tutte le settimane. E' utile
ai miei vulcani e al mio fiore che li
possegga. Ma tu non sei utile alle stelle.."

"Mi domando se le stelle sono illuminate perché ognuno possa un giorno trovare la sua."

"E’ il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante."

"Mi è sempre piaciuto il deserto. Ci si siede su una duna di sabbia.
Non si vede nulla. Non si sente nulla. E tuttavia qualche cosa risplende nel silenzio."

Il Piccolo Principe è il libro di tutti i bambini... ma anche di tutti i grandi che sono stati piccoli!

venerdì 5 febbraio 2010

un dolce dal cuore tenero

Il cioccolato, come si fa a non amarlo, desiderarlo, gustarlo. E' una delle tante meraviglie della natura, uno dei massimi piaceri della vita e il suo uso nella pasticceria crea dei veri e propri capolavori. E' risaputo e provato che stimola il buonumore, aiuta il proprio benessere fisico e psicologico, insomma un vero toccasana... anche per la dieta.
Ho letto con molto interesse un bellissimo e dolcissimo libro proprio sul cioccolato, o meglio "I Piaceri del Cioccolato" di Paul Richardson, il giro del mondo in 80 tavolette. E' proprio ideale per chi vuole immergersi completamente nel suo meraviglioso mondo... e se non si è golosi lo si diventa per forza! Il Daily Mail lo definisce "travolgente... farcito di delizia come una stecca di cioccolato belga". E' un libro di viaggi intorno al mondo del cioccolato, ricco di curiosità storiche e gastronomiche, raccontati in un modo davvero piacevole, che dà la possibilità di conoscere un pò tutta la storia del cacao, le sue origini, partendo dalla pianta fino alla sua trasformazione in "cibo degli dei":

..."Potevo soltanto immaginare l'aspetto delle bacche mature e il loro carico interno di chicchi o semi dai quali si ricava, mediante un processo industriale follemente complicato, la sostanza che chiamiamo cioccolato. Ma mentre fissavo la pianta, provai un'inspiegabile sensazione di lieve euforia, un fremito sotto la pelle simile al passaggio di una debole corrente elettrica. Accanto alle sue radici erano situate le radici delle mie consolazioni infantili, dei miei desideri di adulto e del rapporto peculiarmente intenso che milioni di persone in tutto il mondo dichiarano di avere con cioccolato, Schokolade, zsekolada, chocolaad... Non avevo mai preso in seria considerazione i legami tra cacao e cioccolato, tra la pianta e il prodotto, ma tutt'a un tratto il collegamento mi era stato rivelato. Il mio appetito venne stimolato, i miei occhi erano stati aperti."...

Le sue mille preparazioni e usi in cucina, soprattutto per preparare dessert gustosissimi, lo consacrano l'ingrediente principale di dolci, praline, gelati... c'è addirittura chi lo usa in abbinamenti impensabili e originali, come questo che ho scoperto per caso, il parmigiano reggiano al cioccolato! Certo che la fantasia dei maestri cioccolatieri non ha limiti, però la curiosità è tanta che prima o poi penso di cedere alla tentazione di provarlo.
Il mio dolce preferito al cioccolato è molto semplice, come tutte le ricette che mi piace provare ed assaggiare. Ma è soprattutto legato a ricordi di momenti sereni e gustosi trascorsi con amici davvero speciali. Un dolce dal cuore tenero e si capisce subito appena ci si affonda il cucchiaio, dentro c'è davvero una bella e inaspettata sorpresa... da leccarsi le dita! L'ho imparato dalla mia carissima amica Antonella, uno chef di alta cucina del suo ristorante Al Fornello da Ricci a Ceglie Messapica, dove praticamente sono cresciuta con dolcissime coccole e non solo... il mio posto ideale per appagare tutti e cinque i sensi e dove mi piace rifugiarmi per gustare ottimi piatti e godere della bellissima e affettuosa compagnia di tutta la sua famiglia. 


la ricetta di Antonella
ingredienti per 8 persone:
200 g burro, 100 g nocciole, 100 g zucchero a velo, 40 g farina, 40 g cacao amaro, 4 uova, 3 amaretti, 1 bustina vanillina, burro e zucchero di canna per gli stampini, sale


Tritare a lungo le nocciole con gli amaretti fino ad ottenere una farina fine. Con lo sbattitore elettrico montare per venti minuti il burro con lo zucchero a velo e un pizzico di sale, quindi unire al composto le uova intere e sempre mescolando, la farina bianca, quella di nocciole, il cacao in polvere e la vanillina. Imburrare 8 stampini per budini (di forma a piacere), in materiale da forno o semplicemente quelli in alluminio usa e getta, spolverizzarli di zucchero di canna, e distribuire l'impasto preparato. Infornare a 200° C per 10 minuti esatti. Sformare i dolcetti nei piatti individuali e spolverizzarli di zucchero a velo. Se cotti a puntino, al taglio i dolcetti avranno un cuore cremoso... e squisito!!!
Con quale vino accompagniamo questa dolce delizia? E' davvero difficile fare un abbinamento giusto ed equilibrato quando il componente principale di un dolce è il cioccolato. Poi se a parlare è il gusto di una semplice appassionata del gioco degli abbinamenti tutto si complica. In questo caso molto dipende dalla percentuale di amarezza del cacao, dalla varietà degli ingredienti... comunque l'ideale sarà sicuramente un vino dolce, con una certa gradazione alcolica e zuccherina, una buona struttura all'altezza anche del cioccolato più amaro. Io sceglierei un Recioto della Valpolicella, un vino che penso potrebbe "sposarsi" molto bene per le sue qualità organolettiche e per la sua particolare tonalità di colore, un rosso granato dal sapore vellutato e amabile... il mio preferito. Prendetelo come un consiglio del tutto personale, non ho certamente le carte in regola per fare un corretto abbinamento, ma il bello è proprio questo, poter giocare con i gusti e cercare di far andare il più possibile d'accordo i sapori del cibo e del vino, una sfida non facile ma non impossibile... magari prima o poi mi fermerò ad annotare le mie note sul tema abbinamenti, chissà!
   
Annalisa questo dolce è tutto per te! :) 
Se hai voglia di tanto cioccolato allora prova anche la sacher torte... un'altra vera delizia per il palato!
...e per tutti i cuori golosi :*